Biografia
Gisella Magni vive e lavora a Milano, dove è nata. Amante della pittura è spinta dalla famiglia ad altre scelte di studio (è laureata in Lingue e letterature straniere allo IULM). Riprende l’antica vocazione nel 1997 sotto la guida del maestro Giampietro Maggi, di cui frequenta lo studio e che influenza la sua interpretazione di luce e colore. Volendo ampliare i propri orizzonti artistici si accosta all’acquerello sotto la guida di Lucia Bottini presso la Famiglia Artistica. Si iscrive alla Scuola Artefici dell’Accademia di Brera, dove è seguita dalla prof.ssa Luciana Manelli, che la stimola in ogni momento con generosità di consigli, sempre pronta a condividere le sue esperienze e le sue conoscenze.
Curiosa, di temperamento irrequieto, sempre alla ricerca di nuove sollecitazioni, con la voglia di mettersi alla prova, è portata a sperimentare nuove tecniche e materiali, passando da opere concettuali ad altre di una matericità imperante o di atmosfera.
Ha partecipato a molte rassegne collettive e personali a Milano, in Lombardia e in Friuli Venezia Giulia.
Hanno scritto di Lei
Gisella Magni è pittrice decisamente addentro al fervore e all’inquietudine del nostro tempo; nelle brume dei suoi laghi o nelle furiose pennellate dei suoi fiori quasi spine denota un temperamento irrequieto in continua spasmodica ricerca. Anche la notevole cultura letteraria e pittorica rende complesso il suo itinerario creativo…
…L’elemento acquoreo fluido e instabile che l’attrae irresistibilmente è il tono predominante con tonalità non naturali: dal blu grigiastro al giallo acido. Splendidi certi scorci di lago blu cobalto o l’esplosione violacea su fondo giallo di una composizione di fiori. Si sente l’eco dei suoi amati lombardi Cassinari, Morlotti…
Anche il fascino dei neri e dei grigi la ispira; la grande lezione di Mattioli l’ha toccata anche per una contiguità di tendenza verso l’astrazione. Con una differenza di gran momento: a fronte al solenne segno olimpico del maestro modenese, lei sterza decisamente verso il febbrile e bruciante brulicare dell’immagine tipicamente femminile.
I fiori sono l’altro tema dominante. Per il suo fervore indomabile diventano croce e delizia come in De Pisis. Li configura anche nelle acque lacustri raramente placati, più spesso guizzanti, svettanti e puntuti. Comunque fervidi di energia, dandoci composizioni calibrate con petali tronchi o rose adagiate e scivolanti nel celeste-blu plumbeo acquoso. Coglie attimi fuggenti del moto ondoso della vita: un momentaneo contemplativo placamento dell’andare inarrestabile.
Prof. Leonardo Filaseta
Biography
Gisella Magni was born in Milan where she lives and works. Despite being a lover of painting, she was encouraged by her family to pursue other studies which led to her getting a degree in language and foreign literature from IULM.
She resumed painting in 1997 under the guidance of professor Giampietro Maggi. She frequented Maggi’s studio which influenced her way of interpreting light and color. Wanting to broaden her artistic horizons she approached watercolor painting under the guidance of Lucia Bottini at the Artistic Family. She enrolled in the Craftsmen School of the Academy of Brera, where she was tutored by professor Luciana Manelli, who inspired her constantly with her generous advice and was always prepared to share her experience and knowledge.
Being curious and of restless temperament she was always searching for new solicitations and having a strong desire to test herself, she was led to experimenting with new techniques and materials; going from conceptual works to ones with commanding materiality or atmosphere.
She also participated in various group and solo exhibitions in Milan, Lombardy and Friuli Venezia Giulia.
Writings about Gisella:
Gisella Magni is a painter who is definitely well into the fervor and restlessness of our times; in the mists of her lakes or in the furious strokes of her flowers and thorns she denotes a restless temperament in a constant spasmodic search. Her impressive literary knowledge is able to make her creative itinerary more complex…
…The fluid and unstable aqueous elements that irresistibly attract her are predominant with non-natural tonalities; from grayish blues to chartreuse, from splendid cobalt blue lake views, to purplish explosions against the yellow background of her floral compositions. One can hear the echoes of her beloved Lombardian artists Cassinari and Morlotti. She is inspired by the charm of grays and blacks. Mattioli’s important lesson touched her because of its tendency to flow towards abstraction. Then, in one decisive moment, witnessing a singular olympic stroke by her professor from Modena, she decisively swerves towards the feverish, burning swarm of typically feminine images.
Flowers are another dominating theme. For her indomitable fervor they become cross and delight like in De Pisis. She configures them in lacustrine waters which are rarely placated but more often darting, soaring and pointed.
Her works are always fervent with energy, giving us calibrated compositions with petals, stems, or roses lying and sliding in the blue-azure leaden water. She captures fleeting instances of the waves of life: a momentary appeasement of the unstoppable continuum.
Prof. Leonardo Filaseta